Roland Lewin
Quasi mezzo secolo fa, un anno dopo dopo la Rivoluzione d'ottobre, scoppiava la Rivoluzione tedesca. I comunisti russi erano fermamente persuasi che sarebbe stato il trampolino della Rivoluzione mondiale. Ora ciò non è accaduto perché il 9 novembre 1918 non ha segnato, come si credeva, l'avvento del proletariato d'oltre-Reno, ma soltanto la caduta del regime imperiale a vantaggio di un regime democratico borghese.
Questa importante sconfitta proletaria è essenzialmente dovuta alla divisione della classe operaria, ad una certa mancanza di organizzazione in seno al movimento rivoluzionario ed al tradimento della socialdemocrazia di destra sostenuta dai militari.
Truppe spartachiste
La rivoluzione tedesca non è stata opera di uno o più partiti. Essa è scoppiata spontaneamente, in seguito all'affondamento militare, alla disgregazione del regime imperiale e dell'esercito, all'esasperazione delle masse. È stata la logica conseguenza della prima guerra imperialista mondiale e della disfatta dell'imperialismo tedesco.
Berlino. Assemblea degli operai e soldati, novembre 1918.
Disordinata, senza direzione né precisi obiettivi, essa era animata ai suoi inizi da uno spirito profondamente libertario. Le rivendicazioni, allora essenzialmente sociali, ne sono una prova. Sorpresi da questo slancio popolare, i partiti di sinistra non la canalizzarono e non seppero dargli un orientamento politico che tardivamente. I tre partiti più importanti sono: il partito socialdemocratico (riformista); alla sua sinistra, nato da una scissione, il partito socialdemocratico indipendente (rivoluzionario), all'estrema sinistra, il Smmkusbund, lega comunista non ortodossa e molto vicina al menscevismo.
Barricate a Berlino
Dopo di essi vengono: gli O. R., militanti sindacalisti d'avanguardia; la sinistra radicale, il gruppo nazional-bolscevico e gli anarchici, soprattutto influenti nel sud della Germania. Il conflitto che andrà ad opporre i riformisti ai rivoluzionari e degenerare in guerra civile appare sin dal 9 novembre 1918, durante la proclamazione simultanea della Repubblica da parte delle due tendenze. Non si cristallizzerà che dopo un lungo e nefasto gioco di alleanze. Sino al 28 dicembre 1918, i maggioritari e gli indipendenti dividono insieme il potere.
Operai e soldati pattugliano Berlino
In seguito, mentre gli spartachisti e gli indipendenti uniscono i loro sforzi per formare una opposizione efficace, i maggioritari si alleano deliberatamente con i corpi franchi reazionari, embrioni del futuro esercito professionale.
Trasporto di vittime o feriti
Il movimento rivoluzionario verrà infine vinto dalle forze armate.
Ignorata dagli storici, snaturata da alcuni pseudo-socialisti d'avanguardia (gli stessi che si ingegnano a conservare sotto silenzio l'insurrezione makhnovista), sconosciuta dal pubblico e caduta nell'obblio, la Rivoluzione tedesca non costituisce non per questo uno dei più gloriosi e tragici avvenimenti del nostro secolo.
Roland Lewin
[Traduzione di Ario Libert]
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La guerra dei socialismi