Mansoor Hekmat (1951-2002)
Mansoor Hekmat, pseudonimo di Zhoobin Razani, il cui primo pseudonimo fu Nader
L'essere umano è il fondamento del socialismo. Il socialismo è il movimento per restaurare la volontà cosciente dell'essere umano
M. Hekmat
Uno dei rari casi della sinistra iraniana a non sostenere l'orientamento islamico scaturito dalla Rivoluzione del 1978-79. Studente a Londra negli anni 70 dove era stato simpatizzante del Revolutionary Communist Group di David Yaffe, partecipa in Iran alla fondazione del Marxist Circle for Worker’s Emancipation e dell'Unione dei militanti comunisti (UCM, chiamata correntemente Sahand, 1978, che partecipa nel 1982 ad una conferenza della CWO "ultra-sinistra" a Londra) poi ad un rinnovamento del Partito comunista iraniano (1983, distinto dal Tudeh filo-sovietico che sostiene il regime di Khomeyni) con l'unificazione di Sahand con il gruppo curdoarmato ex-maoista Komala. Esce nel 1991 con i suoi amici da questo gruppo giudicato troppo "nazionalista di sinistra" [*] e fonda il Partito comunista operaio dell'Iran, che:
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considera che non sono mai esistiti paesi socialisti, non avendo l'URSS e la Cina abolito il salariato e lo sfruttamento (se parla di capitalismo di Stato e considera che i bolscevichi erano limitati dalla cultura della II Internazionale, considera la Rivoluzione d'Ottobre come proletaria, tentando di costruire e difendere uno Stato operaio nei limiti storici del movimento reale dell'epoca. La lezione principale è soprattutto economica: se la classe operaia al potere non instaura la proprietà dei mezzi di produzione e non abolisce il salariato, il suo potere rimarrà provvisorio e sarà condannato alla sconfitta);
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e che difende la laicità e i diritti delle donne, a partire da un'esperienza concreta dell'impostura del fronte anti-imperialista con la reazione teocratica (che i fedayin giustificavano con la teoria staliniana della rivoluzione per tappe come nella Cina degli anni 20).
Partecipa presto alla fondazione di un Partito comunista operaio dell'Iraq, i due partiti essendo sin dalle origini strettamente uniti. Rifugiato a Londra, Mansoor Hekmat muore di cancro nel luglio del 2002. I suoi sostenitori restano molto attivi nella diaspora iraniana e nel sindacalismo iracheno (si conosce meno bene il radicamento in Iran), le sue idee e la sua esperienza restano valide tra i sostenitori del “terzo campo” (né imperialismo USA, né islam politico) che si oppongono allo stesso tempo alla teoria della CIA della "guerra di civiltà" e quella del fronte anti-imperialista includente gli islamisti (che ha contaminato il trotskysmo occidentale).
NOTA
[*] Il Partico comunista dell'Iran da cui sono usciti gli hekmatisti esiste sempre, essenzialmente nel kurdistan iraniano dove ha ripreso l'appellativo Komala.
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