Jules-Félix Grandjouan
di OLT
Jules-Félix Grandjouan nasce il 22 novembre 1875 a Nantes. Città a cui resterà profondamente legato, la sua prima raccolta litografica, Nantes la Grise [Nantes la Grigia], è pubblicata nel 1899. Abbandona- probabilmente senza rimpianto- la sua carriera di notaio per dedicarsi al disegno nel 1900. Sposato con Bettina Simon (istitutrice e militante vicina agli ambienti operai), i loro figli frequentano delle scuole "diverse" come "La Ruche" di Sébastien Faure (seminarista diventato anarchico):
Sin dal 1901, Grandjouan, che ha già collaborato a delle riviste (Le Petit Phare, Le Réveil Social, Le Rire, L’Ouest Républicain, Le Clou et La Vie Illustrée), raggiunge il gruppo di L'Assiette au Beurre. Partecipa anche alle pubblicazioni più radicali e più impegnate politicamente del momento: La Guerre Sociale, Le Conscrit, La Voix du Peuple, La Vie Ouvrière, Le Libertaire, Les Temps Nouveaux, ecc. Libertario e sindacalista rivoluzionario, amico di Émile Pouget, disegna nel 1908 un manifesto sul dramma di Villeneuve-Saint-Georges [1] che alcuni considerano come il primo manifesto politico illustrato. Il suo stato di spirito è riassunto dal sua quadro intitolato Vergogna a colui che non si rivolta contro l'ingiustizia sociale!
Si reca molte volte in aiuto dei compagni imprigionati per delitti di opinioni. L'Assiette au Beurre ha il troste privilegio di contare sino a 13 dei suoi collaboratori in carcere. Le caricature di Grandjouan contro Clémenceau si fanno di una rara violenza...
Giudicato in tribunale nel 1909 per i suoi disegni, l'arrabbiato è assolto. Rigiudicato nel 1911, è condannato a 18 mesi di prigione. Lo stesso anno il suo amico, il talentuoso disegnatore Aristide-Grégoire Delannoy, sfinito per le sue lunhhe detenzioni in prigione, muore all'età di 37 anni. Grandjouan si autoesilia in Germania, alla scuola di danza di Isadora Duncan sua amante. Insieme, viaggiano in Egitto ed a Venezia.
Di ritorno in Francia nel 1912, sarà graziato nel 1913 all'arrivo al potere di Poincaré. Deluso dal silenzio dell'insieme della stampa durante i suoi guai giudiziari, si dedica al lavoro artistico. Espone i suoi disegni di viaggio, edita l'album di pastelli di Isadora Duncan.
Riformato a causa della sua miopia, Grandjouan aspetta il siluramento della nave passeggeri civile britannica "Lusitania" da parte di un sommergibile tedesco per disegnare "anti-boche" [anti-crucco]. La sua partecipazione alla stampa, molto patriottica durante la Prima Guerra mondiale, rimarrà debole.
La Rivoluzione d'Ottobre gli ridà speranza, come per altri militanti operai, si mette al servizio del Partito comunista. Operando per un riavvicinamento della Francia con la "patria del socialismo", l'artista ritorna in Russia nel 1926 (nel 1904 aveva fatto un'inchiesta sui pogroms). Ne riporta un servizio con delle immagini. Nel 1924, si presenta alle legislative contro Aristide Briand a Nantes, elezione che egli perde per 2832 voti contro 32.551. Jules-Félix non sa essere servile, eletto nel novembre del 1930 rappresentante in Francia del Bureau International dei pittori rivoluzionari, è escluso alcuni mesi dopo per aver firmato con Panaït Istrati [2] una dichiarazione non conforme alla linea del partito.
Grandjouan si ritira dalla vita politica dopo un tentativo infruttuoso alle elezioni legislative a Nantes, partecipa alla vita locale dedicandosi anche alla sua arte. Muore nel 1968. Un'esposizione "Grandjouan, Creatore del manifesto politico illustrato in Francia, 1900-1930, fu inagurata nel giugno del 2002 al Musée du Château des Ducs de Bretagne a Nantes. Esporre i disegni di Jules-Félix Grandjouan a due passi dal Musée de l’Armée [Museo dell'Esercito], l'antimilitarista nantese avrebbe probabilmente gustato l'ironia della cosa...
NOTE
[1] Luglio 1908, l'esercito spara sugli scioperanti: quattro morti, centinaia di feriti.
[2] Panaït Istrati (1884-1935), questo militante rivoluzionario rumeno di esprtessione francese scrive nel 1929, dopo un viaggio in URSS, un libro, Verso l'altra fiamma, molto critico ce militant révolutionnaire roumain d’expression française écrivit en 1929, après un voyage en URSS, un livre (Vers l’autre flamme) très critique envers le régime soviétique.
[3] Un catalogo è stato realizzato per l'evento: Grandjouan, Créateur de l’affiche politique illustrée en France, Somogy 2001, 30 €, 288 pagine.
OLT
[Traduzione di Ario Libert]
LINK al post originale:
La Bouche de Fer, Jules-Félix Grandjouan
LINK ad un sito francofono in cui sono presenti più di 50 numeri di L'Assiette au Beurre:
L'Assiette au beurre: revue illustrée, satirique et libertaire de 1900
LINK interno ad un'opera illustrata da Grandjouan:
Bernard Naudin e Félix Grandjouan, Lo Sciopero
LINK interni al blog ai post della categoria "satira libertaria":