Le origini e la diffusione del patrismo in Saharasia
Gli aspetti geografici dell'antropologia e della climatologia
Il mio esame preliminare del comportamento e delle istituzioni sociali in un campione di 400 culture aborigene, del livello di sussistenza differenti intorno al pianeta, indicava che le più estremiste delle popolazioni patriste vivevano in un ambiente desertico (DeMeo 1980), benché ciò non sia un'esclusiva.
Un'analisi globale più sistematica e definitiva proveniente da 1.170 culture differenti confermò più tardi la connessione deserto-patrismo, ma dimostrò che la generalizzazione non era valida per tutte le terre semi-aride od anche i deserti iper aridi di estensione geografica limitata in cui il nutrimento e l'acqua potevano essere ottenuti compiendo un breve viaggio. Più ancora abbiamo trovato che le regioni umide adiacenti i deserti più importanti ed i più iperaridi erano patristi di carattere, un fatto che più tardi fu spiegato con le migrazioni dimostrate delle popolazioni (DeMeo 1986, 1987).
I dati culturali utilizzati per questa analisi ulteriore erano stati presi nell'Atlante Etnografico di Murdock (1967), che non conteneva nessuna carta ed era composto esclusivamente di dati tabulari descrittivi sui popoli aborigeni viventi nelle loro regioni natali. I dati per l'America del Nord e del Sud come per l'Oceania rifletteva in una larga misura le condizioni degli indigeni pre-Europei. I dati di Murdock erano assemblati a partire da centinaia di fonti fidabili pubblicati all'incirca tra 1840 e 1960; i suoi dati erano stati esaminati in modo costruttivo da altri ricercatori e sono ampiamente utilizzati per testare una teoria della crescita culturale. Ognuna di queste 1170 culture individuali erano valutate separatamente (attraverso computer) secondo 15 diverse variabili che avvicinavano lo schema matrista-patrista dato preliminarmente [4]. Le culture esibivano un'alta percentuale di caratteristiche patriste (con un grado elevato di matrismo) ricevevano uno score debole appropriato. Delle latitudini e longitudini erano ottenute per ogni cultura ed una percentuale patrista regionale era estratta per ogni serie di 5° in 5° di latitudine e longitudine. La Figura 1, la Carta Mondiale del Comportamento, emerse da questa procedura (DeMeo 1986, Capitolo 4).
Figura 1. La Carta Mondiale del Comportamento: Per il periodo all'incirca tra il 1840 ed il 1960, così come è riprodotta a partire dai dati culturali aborigeni forniti dall'Atlante Etnografico di Murdock (1967), con un'interpretazione storica minima.
I modelli sulla Carta mondiale del Comportamento erano corroborati indipendentemente da carte separate di ognuna delle 15 variabili utilizzate nella costruzione, e da carte di altre variabili correlate (mutilazioni genitali, deformazioni craniche del bambino, fasciatura) fornita nella discussione originale (DeMeo, 1986, capitolo 5). La Carta mondiale del Comportamento dimostra chiaramente che il patrismo non si trovava dappertutto e non era casuale nella sua distribuzione mondiale. Le culture del Vecchio Mondo erano più patriste di quelle dell'Oceania o del Nuovo Mondo. Inoltre, le zone del patrismo estremo nell'Mondo Antico si trovano in un vasto fascia estendentesi attraverso l'Africa del Nord, il Vicino Oriente e l'Asia Centrale. Il fatto che questo stesso territorio geografico racchiuda quel che oggi è il più esteso ed iperarido degli ambienti desertici che si trovano sulla Terra è del più grande significato.
Le carte di fattori ambientali in relazione con le condizioni desertiche mostrano delle distribuzioni molto simili a quelle del patrismo estremo sulla Carta Mondiale del Comportamento. La Figura 2 è, ad esempio una carta che identifica i più iper-aridi degli ambienti desertici così come determinati dal rapporto di siccità Budyko-Lettau (Budyko 1958; Hare 1977). Questo rapporto compara il totale di energia di evaporazione disponibile in un ambiente dato con il totale della precipitazione. È un indicatore più sensibile di stress in ambienti aridi di quelli utilizzati in sistemi più standard di classificazione del clima, che inducono in errore coloro che pensano che tutti gli ambienti "desertici" siano simili per natura. Le carte identificanti altri estremi ambienti stressanti, come la variabilità più ampia di precipitazione, le temperature massime più alte mensilmente, le regioni senza vegetazione, le regioni di capacità molto debole per il trasporto, le regioni di suoli desertici e le regioni inabitate mostrano delle distribuzioni molto simili dei loro aspetti più intensi e più estesi all'interno del territorio patrista desertico estremo (DeMeo, 1986, Capitolo 2; DeMeo, 1987). Ho dato lo stesso nome Saharasia a questa espansione ampia di correlazione clima estremo e cultura.
Figura 2: Il Rapporto di Siccità Budyko-Lettau
Messa in contrasto della siccità relativa delle diverse terre aride intorno al globo. I valori riflettono il rapporto tra la precipitazione e l'energia di evaporazione; i valori 2 ricevono due volte più calore di evaporazione solare che l'umidità proveniente da precipitazione, mentre i valori 10 ne ricevono 10 volte di più.
Gli aspetti geografici dell'archeologia e della storia
Le distribuzioni strutturate sulla Carta Mondiale del Comportamento suggerivano che il patrismo si è sviluppato all'interno della Saharasia, forse soltanto nei periodi storici dell'antichità, dopo di che è stato trasportato verso l'esterno da popoli emigranti per raggiungere le regioni umide vicine. Il test di questa ipotesi riguardante il comportamento, le migrazioni ed il clima nei tempi antichi necessitava la creazione di una nuova base di dati composti di informazioni sulle condizioni climatiche antiche, le migrazioni delle popolazioni, i fattori sociali passati rilevanti il trattamento dei bambini, degli adolescenti e delle donne, così come le tendenze al dominio maschile, il dispotismo, la violenza sadica e la guerra. Una nuova base di dati contenenti più di 10.000 note specifiche individuali sull'epoca ed il luogo è stata sviluppata e riunita cronologicamente; ogni carta conteneva dell'informazione proveniente dalla letteratura archeologica o storica identificante degli artefatti e/o delle condizioni ecologiche per dei diti o delle regioni specifiche. Più di 100 fonti distinte autorevoli sono state consultate ed indicate per comporre questa nuova base di dati, che permetteva l'identificazione ed il raffronto delle condizioni antiche attraverso delle regioni geograficamente vicine per dei periodi di tempo simili. Le epoche ed i spazi di transizione culturale ed ecologica estesi, così come i modelli di migrazioni e di insediamento, sono stati identificati. La mia focalizzazione predominante era la Saharasia e le sue terre vicine umide Afro-Euro-Asiatiche, ma un totale significativo di dati era stato anche raccolto per l'Oceania ed il Nuovo Mondo (DeMeo 1985, Cap. 6 e 7 del 1986).
A partire dai modelli osservati in questa base di dati, ero in grado di confermare che il patrismo si è sviluppato innanzitutto ed in primo luogo in Saharasia, durante lo stesso periodo in cui il suolo subiva una transizione ecologica maggiore, passando da condizioni relativamente umide a condizioni aride, desertiche. L'evidenza di dozzine di studi archeologici e paleoclimatici indica che la cintura del grande deserto della Saharasia moderna era, antecedentemente ai 4.000-3.000 anni prima della nostra era, una savana di prateria semi forestale. Una fauna grande e piccola, come l'elefante, la giraffa, il rinoceronte e la gazzella viveva in queste praterie degli altopiani, mentre l'ippopotamo, il coccodrillo, il pesce, i serpenti e i molluschi si sviluppavano nei torrenti, fiumi e laghi. Oggi, la maggior parte di questo stesso terreno Nordafricano, Mediorientale e dell'Asia Centrale è iperarido e spesso sprovvisto di vegetazione. Alcuni di questi bacini ora asciutti della Saharasia erano allora pieni con livelli che andavano da poche decine di metri sino a centinaia di metri di profondità, mentre nei canyon e negli uadi scorrevano dei torrenti e dei fiumi.
Ma cosa ne è stato delle popolazioni che abitavano la Saharasia durante le epoche umide? L'evidenza è anch'essa chiara su questo punto: questi popoli primitivi erano pacifici, non armati, e matristi di carattere.Infatti, avevo concluso che non esiste nessuna prova chiara, innequivocabile o senza alcuna ambiguità dell'esistenza di un patrismo rilevante in qualsiasi parte della Terra anteriormente a 4.000 anni alla nostra era. Sono stati scoperti soltanto pochi esempi su scala regionale isolati nella documentazione archeologica, che sono interpretati nel contesto delle mie scoperte sulla Saharasia in un nuovo articoloUpdate on Saharasia [Aggiornamento sulla Saharasia], come cito successivamente.
Esistono tutavia delle notevoli evidenze per delle condizioni sociali matriste primitive. Queste conclusioni sono effettuate in parte a partire dalla presenza di alcuni manufatti di questi tempi più remoti, che includono: l'inumazione sensibile e accurata del defunto, indipendentemente dal sesso, con una richezza significativa relativamente uniforme; delle statue di donne sessualmente realiste; e una lavorazione artistica naturale e sensibile sulle pareti rocciose e sulle ceramiche che pongono in evidenza le donne, i bambini, la musica, la danza, gli animali e la caccia. Nei secoli successivi, alcune di queste popolazioni matriste pacifiche sono progredite tecnologicamente, ed hanno sviluppato delle territori agrari notevoli e non fortificati anche commerciali, soprattutto a Creta, nella Valle dell'Indo e nell'Asia Centrale Sovietica. L'inferenza del matrismo in questi tempi antichi è anche segnata dall'assenza di evidenze archeologica riguardanti il caos della guerra, dal sadismo e brutalità che diventa abbastanza evidente negli strati più recenti, dopo che la Saharasia divenne arida.
L'evidenza archeologica ulteriore include: delle armi da guerra, degli strati di distruzione, delle robuste fortificazioni, dei templi e delle tombe in onore a grandi sovrani, la deformazione del cranio del bambino, l'omicidio rituale delle donne nelle tombe o fosse degli uomini generalmente più attempati, i sacrifici di bambini in rituali di fondazione, fosse comuni con corpi mutilati e gettati alla rinfusa dentro di esse, stratificazioni di casta, schiavitù, gerarchia sociale estrema, la poligamia e il concubinaggio, determinati a partire dall'architettura, dalle ricchezze all'interno della tomba e da altre sistemazioni funerarie.
Lo stile artistico e il materiale del soggetto dei periodi aridi successivi cambia anch'esso valorizzando i combattimenti a cavallo, i cavalli, i carri, le battaglie ed i cammelli. Le scene di donne, di bambini e della vita corrente scompaiono. Le statue di donne naturaliste e il lavoro artistico diventano simultaneamente astratti, non realisti addirittura anche feroci, perdendo le loro qualità precedenti di gentilezza, di educazione o di erotismo; oppure spariscono del tutto sostituite dalle statue di divinità maschili o di re divini. La qualità del lavoro artistico così come gli stili architettonici decadono per quel che riguarda i siti del Vecchio Mondo durante tali epoche, seguiti negli anni successivi da motivi bellici e fallici (DeMeo 1986, Capitoli 6 e 7). Certo, non sono stato io per primo a notare l'esistenza di transizioni culturali nelle documentazioni archeologiche e storiche, oppure i potenti effetti del cambiamento ambientale sulla cultura [5]. Tuttavia, il mio lavoro fu il primo a presentare simultaneamente una visione d'insieme, ad essere dedotto sistematicamente e specifico sia nel tempo che nei siti.
Arte sulle rocce parietali nel Nord Africa. Periodo Umido Neolitico di Cacciatori-Raccoglitori, 7000 a.C. circa. Periodo Umido Neolitico, Agricolo-pastorale, 5000 a.C. circa. Età arida del Bronzo di Guerrieri. Periodo dei Cavalli, Carri, Cammelli, 2000-500 a. C. circa.
Con poche speciali eccezioni, possiamo trovare la prima e più antica evidenza di queste condizioni sociali caotiche e del patrismo sulla Terra in quelle parti della Saharasia che cominciarono ad inaridirsi per prile, e cioè all'interno o molto vicine all'Arabia e all'Asia Centrale. Eccezioni speciali sono dei siti in Anatolia e nel Levante, che contengono un'evidenza un po' debole che suggerirebbe che un patrismo molto limitato deve essere esistito sin dal 5.000 avanti la nostra vera; ma questa evidenza esiste insieme ad un'altra che suggerirebbe una sotto fase anteriore arida in queste stesse regioni, con una tendenza complementare verso una migrazione e un pastoralismo nomade. Così, esse appaiono come delle eccezioni che confermano la regola: una forte desertificazione ed un trauma da carestia hanno potentemente turbato la struttura sociale matrista originaria ed hanno promosso lo sviluppo di comportamenti e di istituzioni sociali patriste; il patrismo veniva inoltre aggravato e intensificato da un abbandono della terra molto vasto, da assestamenti migratori e una competizione per le scarse risorse d'acqua.
La genesi del patrismo in Saharasia
Successivamente al 4.000-3.500 anni prima della nostra era, delle trasformazioni sociali radicali sono evidenti nella rovine di insediamenti precedentemente matriste e pacifiche lungo i fiumi nelle valli dell'Asia Centrale, in Mesopotamia e nell'Africa del Nord. In ognuno di questi casi, un'evidenza dell'accresciuta aridità e dell'abbandono di terra coincide con delle pressioni migratorie negli insediamenti dotati di presenza idrica, così come quelle delle oasi o dei fiumi esotici. L'Asia Centrale ha anche sperimentato un abbassamento nei livelli dei laghi e nei letti dei fiumi coincidenti con l'instabilità climatica e l'aridità, che stimolarono l'abbandono degli ampi bacini dei laghi o dell'irrigazione delle comunità agricole.
Delle colonizzazioni sul Nilo o il Tigri e l'Eufrate, così come nelle zone umide degli altipiani del Levante, dell'Anatolia e dell'Iran, sono state invase e conquistate da popoli che abbandonavano l'Arabia e/o l'Asia Centrale, che continuava ad inaridirsi. Nuovi stati centrali dispotici emersero successivamente. La tomba, il tempio e l'architettura di fortificazione, con l'evidenza di un omicidio rituale della vedova (oppure della della madre, quando esso è compiuto dal figlio maggiore), la deformazione del cranio, l'accento sul cavallo e il cammello, e la crescita del militarismo appaiono in seguito alle invasioni in quasi tutti i casi che ho studiato.
A mano a mano che questi nuovi stati centrali dispotici crescevano di potere, essi estendevano i loro territori, qualche volta per conquistare le tribù pastorali nomadi ancora presenti nella steppa instato di inaridimento. Alcuni di questi stati dispotici invadono periodicamente le terre umide adiacenti la Saharasia per estendere i loro territori. Essi conquistano sia le popolazioni locali nelle terre umide oppure, se non vi riescono, provocavano delle reazioni difensive tra di esse, la qual cosa può essere osservata nella conseguente apparizione delle fortificazioni, di tecnologia delle armi e da un livello intermedio di patrismo in queste regioni umide. Altri stati dispotici Saharasiani spariscono eventualmente dai libri di storia a mano a mano che l'aridità si intensificava e si inaridivano (DeMeo 1985, capitolo 6).
La Diffusione del Patrismo nei Paesi Limitrofi della Saharasia
Il Patrismo è apparso nei paesi limitrofi umidi della Saharasia dopo, e soltanto dopo che si era sviluppato nel cuore della Saharasia che si stava inarridendo. Con la progressione dell'aridità nella Saharasia, e con la risposta armata, patrista opprimeva in modo crescente le popolazioni saharaiane, delle migrazioni fuori dalle regioni aride ponevano sempre più tali popoli in contatto con le popolazioni più pacifiche delle terre limitrofe più umide della Saharasia. In modo crescente, le migrazioni fuori dalla Saharasia prendono posto sotto forma di invasioni massicce dei territori confinanti più fertili.
In queste terre limitrofe, il patrismo mise radici non grazie alla desertificazione o a causa dei traumi dovuti alla carestia, ma attraverso lo sterminio e la sostituzione delle popolazioni matriste originarie da parte dei gruppi patristi invasori, o attraverso l'adozione forzata di nuove istituzioni sociali patriste introdotte dai popoli conquistatori invasori. Ad esempio, l'Europa era invasa in modo continuo dal 4.000 prima della nostra era da popoli dell'Ascia come i Kurgan, Sciti, Sarmati, Unni, Arabi, Mongoli e Turchi. Ognuno di essi si sostituì all'altro facendosi la guerra, conquistando, saccheggiando e in genere trasformando l'Europa in senso fortemente patristico. Le istituzioni sociali europee si orientarono progressivamente dal matrismo al patrismo, con le parti più occidentali d'Europa, soprattutto la (Grande Bretagna e la Scandinavia,svilupparono verso condizioni patristiche più tardi e sotto una forma più diluita rispetto al Mediterraneo o all'Europa orientale, che furono più profondamente influenzate dai popoli Saharasiani.
Attraverso il Vecchio Mondo, nelle parti più umide della Cina, delle condizioni matriste più pacifiche prevalsero sino all'arrivo dei primi invasori patristi estremisti, i Shang ed i Chou, 2.000 anni prima della nostra era. Delle invasioni successive degli Unni, Mongoli e altri avrebbero rafforzato il patrismo nella Cine umida. La cultura Giapponese rimase matrista un po' più a lungo, dato l'isolamento dovuto al Mar della Cina e l'area Coreana, sino all'arrivo dei primi gruppi patristi invasori dal cintinent Asiatico, come gli Yayoi, intorno al 1.000 avanti la nostra era. Nell'Asia del Sud, le colonie pacifiche, ampiamente matriste e guerrieri provenienti dall'Asia Centrale.
Il patrismo si estese in seguito in India e si intensificò durante i secoli successivi con le invasioni degli Unni, degli Arabi e dei Mongoli, provenienti dall'Asia Centrale. Il matrismo prevalse in modo simile nell'Asia Sud orientale sino all'assalto delle migrazioni e invasioni patriste successive, a volte per via terrestre altre per via marittima, a partire dagli stati patristi monarchici della Cina, dell'India, del'Africa e delle regioni Islamiche. Nell'Africa sub-sahariana un'evidenza disponibile suggerisce che il patrismo è dapprima apparso con l'arrivo dei diversi popoli migranti in direzione sud, all'incirca nell'epoca in cui l'Africa del Nord si inaridiva e venne abbandonata. Le influenze Faraoniche Egiziane, Cartaginesi, Greche, Romane, Bizantine, Bantù, Arabe, Turche ed Europee coloniali accrebbero il patrismo Africano negli anni seguenti (DeMeo 1985, Capitolo 6, 1986).
I modelli geografici nelle migrazioni, le invasioni e nella colonizzazione colpiscono molto. Due zone maggiori nel cuore del patrismo appaiono nei dati dopo il 4.000 prima della nostra era, l'una in Arabia e l'altra in Asia Centrale, le terre rispettive a partire dalle quali i popoli Semiti ed indo-ariani migrarono (Figure 3). Erano anche le prime parti della Saharasia a iniziare ad inaridirsi, benché altre parti della Saharasia cominciavano a prosciugarsi e a convertirsi al patrismo in pochi secoli. Un altro aspetto storico di queste irruzioni dal deserto di nomadi guerrieri possono essere osservati nelle Figure 4 e 5, che ritraggono i territori occupati in un momento e in un altro successivo rispettivamente dagli Arabi e i Turchi (Jordan & Rowntree 1979; Pitcher 1972). I territori di questi due gruppi, che furono gli ultimi di una serie di invasori provenienti dall'Arabia e dall'Asia Centrale, ricoprono totalmente al 100% la Saharasia desertica, espandendosi verso l'esterno nei paesi limitrofi più umidi.
Figura 3. Percorsi di diffusione della cultura umana armata (complesso culturale patrista) nel Vecchio Mondo, per il periodo che inizia da 4.000 anni prima della nostra era. 1. Centro Arabico; Centro dell'Asia Centrale.
Figura 4. Zone influenzate o occupate dagli eserciti Arabi dal 632 d. C. (da: Jordan & Rowntree, 1979).
Figura 5. Zone Influenzate o occupate dagli eserciti Turchi dal 540 d. C. (da: Pitcher, 1972).
Questi fatti geografici spiegano perché il matrismo era preservato su una grande estensione in queste regioni per la maggior parte distanti dalla Saharasia. Le regioni alla periferia della Saharasia (soprattutto le isole), come l'Inghilterra, Creta, la Scandinavia, l'Artico asiatico, l'Africa del Sud, l'India del Sud, il Sud Est Asiatico e l'Asia insulare, dimostrano una relazione storica ulteriore con una adozione del patrismo, e una diluzione conseguente del patrismo con delle istituzioni sociali matriste indigene preesistenti. A partire dalle più diverse fonti utilizzate per costruire la mia base di dati, la Figura 3 è stata sviluppata per suggerire dei modelli di diffusione del patrismo all'interno del Vecchio Mondo. I vettori sono soltanto una prima approssimazione, ma sono in accordo con gli studi precedenti con le migrazioni e la diffusione dei popoli. Questi modelli geografici, presi dalla letteratura archeologica e dalla storia, sono supportati in modo indipendente da un modello spaziale molto simile nei dati antropologici più recenti, come quelli forniti in Figura 1, La Carta Mondiale del Comportamento.
La diffusione del patrismo in Oceania e nel Nuovo Mondo
Queste osservazioni concernenti le migrazioni patriste devono essere estese allo scopo di includere la diffusione trans-oceaniche del patrismo proveneienti dal Vecchio Mondo, attraverso l'Oceania e probabilmente anche dal Nuovo Mondo. Una mappa delle vie suggerite è data nella Figura 6, che non attribuiscenessuna altra regione fonte per il patrismo se non la Saharasia. Quest'ultima mappa era derivata dalle diverse mappe presentate presentate in precedenza, compresa la Carta del Comportamento Mondiale, e così per le altre fonti fornite nella mia dissertazione. Una ricerca addizioanle sarebbe molto necessaria per confermare o chiarire queste vie suggerite. È significativo che il patrismo nelle Americhe era identificato nella Carta Mondiale del Comportamento innanzitutto tra le popolazioni che vivevano lungo le coste o tra quelle i cui antenati svilupparono le loro comunità patriste più antiche su delle regioni costiere.
Inoltre, è significativo che i popoli patristi antichi delle Americhe erano della stessa cultura per le quali altri hanno indicato, sulla base di materiale culturale, artistico o linguistico, una connessione precolombiana con gli stati patristi che navigavano sull'oceano e che appartenevano al Vecchio Mondo [6]. Tuttavia, un patrismo più limitato si è sviluppato indipendentemente in Oceania e nel Nuovo Mondo attraverso un meccanismo di deserto-carestia-migrazione simile a quello dimostrato per la Saharasia, probabilmente all'interno del Deserto Australiano, nel Grande Bacino arido dell'America del Nord, e/o del deserto di Atacama (DeMeo 1986, Capitolo 7).
Figura 6. Modelli suggriti di diffusione del patrismo intorno al mondo, prima di Cristoforo Colombo e della migrazione europea.
CONCLUSIONI
La teoria delle origini Saharasiane del patrismo armato è stata sviluppata secondo un esame geografico sistematico di dati archeologici, storici e antropologici. La cartografia di questi diversi dati è stata effettuata allo scopo di capire meglio la genesi del patrismo e testare la pertinenza predittiva delle ipotesi di base di partenza. Questo è stato compiuto attraverso l'esame delle dimensioni geografiche delle istituzioni sociali specifiche sia che intralciano gli impulsi di legami biologici di base madre-figlio e uomo-donna, o che indicano un livello elevato di dominio maschile, di gerarchia sociale e di aggressione distruttrice. In quanto tale, le ipotesi di base di partenza dello studio, e cioè la teoria sessuo-economica del comportamento umano, gli schemi matristi-patristi ed i legami causali tra la desertificazione e il patrismo sono stati inoltre verificati e rafforzati. Queste scoperte suggeriscono fortemente che le componenti innate del comportamento sono limitate negli aspetti diretti verso il piacere di vita e della vita sociale, che trasmettono un istinto di sopravvivenza e dei vantaggi legali alla salute per i figli in crescita, e lo sforzo per preservare l'unità sociale. Sono i comportamenti matristi e le istituzioni sociali che sostengono e proteggono le funzioni di legami tra i figli neonati e le loro madri, che nutrono il bambino attraverso le sue diverse tappe di sviluppo, e che incoraggiano e proteggono i legami d'amore e di eccitazione del piacere che si sviluppano spontaneamente tra i giovani maschi e femmine.
Da questi impulsi biologici diretti verso il piacere sono scaturite altre tendenze socialmente cooperative, e delle istituzioni sociali sostenitrice della vita e protettrici di vita. Si è dimostrato che tali impulsi e comportamenti, che sono filo bambini, filo donna, orientati verso il piacere e la positività del sesso, esistevano in modo predominante in tempi molto recenti e all'esterno dei limiti della cintura del desero Saharasiano. Tuttavia, erano all'inizio le forme dominati di comportamento e di organizzazione sociale ovunque sul pianeta, prima che la siccità del Vecchio Mondo non si verificasse. Data la nuova prova qui presentata, il patrismo, per includere le sue componenti di abusi infantili, di subordinazione della donna, di repressione sessuale e aggressività distruttrice, è meglio e più semplicemente spiegato come una risposta emotiva e culturale contratti dalle condizioni traumatiche della carestia che si sono sviluppate dapprima quando la Saharasia si è inaridita 4.000 anni avanti la nostra era, una risposta che si è estesa in maniera conseguente fuori dal deserto attraverso la diffuzione dei popoli colpiti e traumatizzati, e le loro istituzioni sociali alterate.
NOTE
[4] Le 15 variabili erano: Tabù sessuali della donna prima del matrimonio, Segregazione dei ragazzi adolescenti, Mutilazioni genitali dei maschi, Dote della sposa, Organizzazione familiare, Residenza maritale, Tabu sessuale post partum, Gruppi di Parenti, Discedenza, Eredità della terra, Eredità della proprietà mobilòe, Grande dio, Startificazione di classe, stratificazione di casta e di schiavismo.
[5] Il mio studio fu possibile soltanto grazie a precedenti eccellenti lavori di altri ricercatori scientifici. Oltre il lavoro di Reich, le mie idee sull etrasformazioni culturali e ambientali provengono in un'ampia misura dai lavori di Bell (1971), Gimbutas (1965), Huntington (1907, 1911), Stone (1976) e Velikovsky (1950, 1984), benché io assuma una totale responsabilità per le conclusioni e documenti qui presentati.
[6] Questa scoperta ricusa direttamente l'asserzione che tutti i popoli precolombiani del Nuovo Mondo siano arrivati emigrando attraverso lo Stretto di Behring durante i periodi di glaciazione intorno al 10.000 a. C. Se il patrismo fosse stato apportato nel Nuovo Mondo durante quest'epoca, sarebbe stato distribuito in modo omogeneo. La quantità e la qualità dei dati supportano l'idea che contatti precolombiani sono cresciuti in modo enorme in tempi recenti. Per un sommario di una tale evidenza, vedere il Capitolo 7 di DeMeo, 1986.
Le origini e la diffusione del Patrismo nella Saharasia 01 di 02
Link al post originale: