Ricardo Flores Magón
[Traduzione di Ario Libert]
Ricardo Flores Magón
[Traduzione di Ario Libert]
Saint-Imier: Internazionale
instant comix dell'incontro internazionale anarchico
di Marco Gastoni, Nicola Gobbi, Jacopo Frey
L'anarchismo come movimento politico organizzato nacque negli anni in cui si costituì l’Associazione internazionale dei lavoratori (AIT).
Meglio conosciuta come (prima) internazionale socialista, che creo’ le condizioni necessarie affinché i successivi fermenti rivoluzionari come la Comune di Parigi (1871).
Alla conferenza inaugurale dell’Internazionale, che si tenne a Londra nel 1864, parteciparono dei delegati francesi, svizzeri, belgi e inglesi. I delegati francofoni, veri promotori dell’incontro, erano dei socialisti che in grande parte seguivano la posizione di Pierre Joseph Proudhon (il primo pensatore e agitatore sociale che declinò l'anarchismo come ideale politico) e forgiarono uno dei principali perni dell’internazionale: "L'emancipazione dei lavoratori deve essere opera dei lavoratori stessi o non sarà".
C'era anche Karl Marx, che come lui stesso scrisse, partecipò giusto come "personaggio muto della tribuna" e alcuni dei suoi seguaci.
A Marx fu assegnato il compito di redigere la documentazione relativa alla fondazione dell’AIT ed egli si servì di questo ruolo per cominciare a realizzare la sua politica egemonica all'interno dell'Internazionale attraverso delle interpretazioni e delle traduzioni faziose delle deliberazioni dell’assemblea.
Subito si manifestò una opposizione strategica fra i marxisti (chiamati anche socialisti autoritari) e tutti gli altri membri. Nella visione marxista, l'Internazionale avrebbe dovuto essere un partito strutturato in modo gerarchico e centralizzato diretto da Marx…
Mentre per gli altri delegati (mazziniani, libertari, anarchici, tradeunionisti inglesi) l'associazione doveva avere una struttura federalista per dare più autonomia alle sezioni locali. Non fu per caso che Marx e i suoi seguaci si diedero da fare per controllare il consiglio generale dell’AIT allo scopo di imporre la loro direzione quando gli anarchici si disinteressavano del Consiglio dedicandosi piuttosto alle attività locali.
Alla fine degli anni ’60 del XIX secolo, l'AIT si era sviluppata soprattutto in Francia con delle propagazioni in Belgio e nella Svizzera francese. I socialisti di scuola marxista erano una minoranza in tutti i paesi rappresentati nell'AIT: in Francia era maggioritaria la corrente proudhoniana, in Spagna prevalevano gli anarchici grazie alla propaganda bakuniana di Giuseppe Fanelli, in Italia le tendenze più numerose erano mazziniane e anarchiche.
In Gran Bretagna la maggioranza apparteneva al movimento delle Trade unions (Sindacati), mentre in Svizzera e in Belgio erano rappresentate tutte le tendenze ma con una più considerevole presenza di anarchici.
La drammatica fine della Comune di Parigi nel 1870, approfondì le divisioni fra marxisti e anarchici, confermando i primi nello scopo di conquistare il potere politico e i secondi nell'ineluttabile necessità di distruggere subito lo stato e qualunque forma di dittatura, anche se provvisoria.
La conseguenza di questa divisione strategia tra socialismo libertario e socialismo marxista si formalizzo negli incontri di Londra (1871), di Sonviler (1871), L'Aia (1872) e Saint-Imier (1872). Il primo e il terzo posero le fondamenta della dottrina marxista, mentre il secondo e il quarto servirono ai libertari per definire meglio la loro strategia d'azione.
Benché i marxisti occupassero una posizione minoritaria in tutti i paesi, sin dall'inizio Marx riuscì attraverso delle manovre precise a influenzare pesantemente sugli statuti dell'AIT e a controllare il consiglio generale, sbarazzandosi di tutti gli oppositori, dai mazziniani ai mutualisti, sino ai collettivisti e agli anarchici. Durante il congresso dell'Aia del 1872, furono ufficialmente radiati dall'AIT anarchici sostenitori di Michail Aleksandrovic Bakunin (tra cui l'anarchico svizzero James Guillaume).
Mentre la prima Internazionale marxista proseguiva le sue attività con successi alterni sino alla sua dissoluzione nel 1876, gli anarchici svizzeri della Federazione del Giura convocarono il 15 settembre un congresso straordinario dell'Internazionale a Saint-Imier.
Laggiù si presentarono delegati svizzeri, italiani, statunitensi, francesi, olandesi e spagnoli, mentre i delegati tedeschi, inglesi e belgi non vi parteciparono. Fu deliberato che il congresso precedente del'Aia (che aveva deciso l'espulsione degli anarchici) doveva essere disapprovato non considerandolo valido perché manipolato dai marxisti; di conseguenza i delegati ne convocarono un altro per il settembre del 1873 (chiaramente non fu riconosciuto dai marxisti). Il conflitto tra gli anarchici e i marxisti non fu più risolto ed è sempre aperto.
Dopo 140 anni si è ancora a questo punto. Siamo tutti differenti ma siamo uniti tutti dalla stessa volontà di confrontarsi alla realizzazione dell'anarchia in modo collettivo o individuale.
Assemblee, gruppi di lavoro, dibattiti, conferenze, concerti, condivisione dei pasti contribuiscono a far scorrere un flusso di energia: un MOVIMENTO!
A Saint-Imier le infinite possibilità di relazioni individuali rappresentano un arricchimento reciproco nel modo di pensare e di porre in pratica le lotte.
- Sono Cileno, con il mio collettivo studentesco di lotta abbiamo lottato molto in questi ultimi anni contro la politica della gestione delle università.
- Siamo un collettivo turco che lotta contro le discriminazioni razziali e dopo la manifestazione del primo maggio a Istambul, la repressione è stata molto forte.
- Sono Ticinese, e vivo in una foresta in una casa che ho costruito io stesso. Sono un artista e utilizzo dei materiali che gli altri gettano via.
- Sono berlinese e vivo in ambiente punk. Sono squatt insieme ai miei amici, ma per sfortuna dobbiamo già pensare alla prossima casa che occuperemo perché la minaccia dell'evacuazione è vicina!
Ci siamo ritrovati ancora davanti alla diversità e come nei nostri quartieri, nei nostri collettivi, nelle nostre lotte, le risposte degli anarchici sono numerose e varie. Dopo 140 anni il movimento cambia pratiche di lotte innovative e capaci di interpretare le trasformazioni della società.
Con l'eredità della nostra storia continuiamo a gurdare verso il futuro, restando sempre capaci di aprire una nuova via. Speriamo che il futuro ci permetterà di incontrarci più regolarmente.
[Traduzione di Ario Libert]
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Saint-Imier: Internazionale, instant comix dell'incontro internazionale anarchico
Nel 1911 la repressione poliziesca è tale che gli anarchici creano il Partito del progresso moderato nei limiti della legge e presentano Hašek come candidato allo scopo di far la caricatura dei veri partiti e del sistema elettorale.
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I Martiri di Chicago
Il 4 maggio 1886, a Chicago una bomba scoppia a Haymarket Square, nel corso di una riunione di lavoratori in lotta per ottenere le otto ore. La polizia spara sugli scioperanti, che rispondono. Decine di morti e feriti rimangono sul terreno.
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FRANCISCO FERRER
Nato ad Alella, una piccola città vicino a Barcellona, tredicesimo di quattordici figli di agricoltori cattolici e monarchici. A 14 anni è posto presso un mugnaio di Barcellona che lo influenza molto con i suoi ideali repubblicani; Francisco legge molto si interessa di politica e comincia a frequentare gli ambienti socialisti ed anarchici. Autodidatta, studia Pi i Margall e le dottrine degli internazionalisti.
Proveniente dalla borghesia cattolica spagnola, Francisco Ferrer diventa libero pensatore.
Fonda nell'agosto del 1901 la Scuola moderna di Barcellona. Sarà assecondato dalla sua compagna Soledad de Villafranca.
Questa scuola, mista, propone una nuova pedagogia vicina alle idee libertarie e cerca di sottrarre i bambini all'influenza della Chiesa.
A causa delle sue idee sovversive, Ferrer è più volte imprigionato.
In seguito a sommosse rivoluzionarie a Barcellona è arrestato.
Giudicato da un tribunale militare, è condannato a morte, dopo una parodia di processo.
Malgrado le manifestazioni che affluiscono da tutto il mondo, sarà fucilato nei fossati di Mont Juich il 13 ottobre 1909.
La Chiesa spagnola porta una pesante responsabilità in questa esecuzione.
OLT
[Traduzione di Ario Libert]
Erich Mühsam
BIBLIOGRAFIA in italiano:
La psicologia della zia ricca, Moizzi, Milano, 1981; Sugarco, Milano, 1983; Le Nubi, Roma, 2008, 100 pp.
Ascona- Monte Verità e schegge, L'Affranchi, 1989, Salorino (Svizzera); Chersi Libri, Brescia, 2008, 134 pp.
Leonard Schäfer (a cura di), Erich Mühsam c'era una volta un rivoluzionario, Chersi libri, Brescia, 2002, 164 pp.
Ragion di Stato, una testimonianza per sacco e Vanzetti, Salerno, Roma, 2007, 162 pp.
Dal Cabaret alle barricate, Eleuthera, Milano, 1999, 224 pp.
Il poeta anarchico, Zero in Condotta, 2007, 64 pp.
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L'interessante sito La Bouche de Fer, oltre ad interessanti articoli possiede anche una rilevante sezione fumettistica curata da un certo OLT, in cui sono narrate attraverso una o più tavole vicende epocali del movimento anarchico o di alcune sue figure del politiche. La prima storia che presentiamo, la più lunga della serie, riguarda Nestor Makhno e si sviluppa per 12 tavole. Sulla figura di Makhno e del suo movimento di resistenza proporremo prossimamente anche degli articoli inediti.
[SEGUE]
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