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7 marzo 2013 4 07 /03 /marzo /2013 06:30
Fernand Claude Planche
Planche -Fernand

Molto presto orfano di padre, poi della madre, Fernand Planche fu adottato dai suoi nonni. Dopo aver lavorato come apprendista fresatore, fu posto, dietro sua richiesta, da suo nonno come apprendista molitore con il salario di 5 franchi alla settimana, un lavoro particolarmente faticoso consistente nel molare dei cristalli su delle mole poste sulla Durolle, piccolo fiume che scorre attraverso Thiers. Dopo la morte dei suoi nonni, lasciò all'età di 19 anni l'Auvergne per Parigi, poi effettuò il suo servizio militare a Digione poi nella Germania occupata come meccanico nell'aviazione.

le-libertaire.jpgAl suo ritorno nella regione parigina, cominciò a lavorare come coltellinaio e si mise a frequentare gli ambienti libertari. Assistette al III congresso organizzato dall'Unione anarchica (UA) a Levallois dal 2 al 4 dicembre 1922 e cominciò l'anno successivo a collaborare alla serie quotidiana del Libertaire. Durante le elezioni legislative della primavera del 1924, fu candidato astensionista sulla lista libertaria nella IV circoscrizione di Saint-Denis e Sceaux. Oppositore della linea piattaformista seguita dalla UA e sostenitore della sintesi anarchica, partecipò in seguito alla Association des Fédéralistes anarchistes (AFA) create l'8 gennaio 1928 e collaborò al suo organo La Voix Libertaire (Limoges, 1929-1939). Nel numero del 18 marzo 1933, parlò a favore della "casa anarchica" che doveva essere costruita a Parigi attraverso la mediazione di una cooperativa d'acquisto che doveva fornire il denaro necessario all'acquisto del terreno e la costruzione della casa. Risiedette durante quest'epoca al 42 rue de Meudon a Boulogne-Billancourt con la sua compagna Laure e vendeva ina una specie di bazar tutti gli strumenti da taglio e anche gli strumenti più diversi, essendo egli anche un riparatore ed arrotino.

voix_libertaire.jpgIl 20 e 21 maggio del 1934 assistette al congresso della Union anarchiste, detto congresso dell'unità, poi con Bidault, Thillon, P. V. Berthier, Rhillon, Louis Dorlet e Nadaud a quello dell'organo La Conquête du pain (Boulogne-Billancourt, 45 numeri dal 13 ottobre 1934 al 13 dicembre 1935), aperto a tutte le tendenze dell'anarchismo, di cui fu l'amministratore e uno dei redattori e di cui Bidault era il gestore.

conquete_du_pain.jpg

Al suo ritorno da Barcellona dove si era recato alla fine di luglio del 1936 e sempre rimproverando all'UA le sue tendenze al centralismo, partecipava, insieme a Roger Lepoil, Marius Ricros, Laurent, Voline, Prudhommeaux e Remy Dugne, alla fondazione della Fédération anarchiste di lingua francese (FAF) durante un congresso tenutosi a Tolosa il 15 e il 16 agosto del 1936 e divenne il segretario della Commissione amministrativa di questa organizzazione e redattore del suo organo Terre Libre (Parigi-Nîmes, 1934-1939) di cui sarà l'amministratore da marzo ad agosto 1937. Gli altri membri della Commissione amministrativa erano Emile Babouot (tesoriere), Moissan (tesoriere aggiunto), Andres, Perron, Sanzy, Baudon, Rieros, Prospero, Henri, Hertmann et Laurent.

terre_libre_1934.jpg


planche.krop.jpgNel 1939 fu arrestato ed incolpato di "complicità in diserzione" per aver redatto una parola di raccomandazione a un disertore. Internato preventivamente alla prigione della Santé, scriveva regolarmente a P. V. Berthier che raccontò più tradi sul giornale Espoir: "… nella mia corrispondenza, quasi ogni mattina, trovo la lettera proveniente da rue de la Santé, a Parigi. Le missive sono a volte abbastanza afflitte. L'inverno è giunto: l'inverno 1939-1940 è uno dei più feroci che si siano mai visti a memoria d'uomo; ovunque è neve e ghiaccio. Planche è in una cella non riscaldata. In lettere scritte da una mano che il freddo ha fatto tremare, al punto che faccio fatica a decifrarne alcuni passaggi, mi confidò la sua miseria: 'sono obbligato a percorrere il locale in lungo e in largo, e non è né troppo lunga né troppo larga, battendomi i fianchi e battendo i piedi per far circolare il sangue'. All'inizio della sua detenzione era alla VIII Divisione, cellula 34, e alla fine alla III Divisione, cellula 98. È dalla sua cellula che scrisse al Ministro della Giustizia per reclamare l'imputazione di colpa dal Prefetto di polizia, sostenendo che 'la sua lettera di raccomandazione non era stata che un debole aiuto a X... per disertare, mentre il passaporto consegnato dalla Prefettura di polizia gli era stato di ben maggiore utilità. 

BerthierLiberato dopo undici mesi, fu immediatamente "internato amministrativo" nel campo di Maisons-Laffitte (Seine-et-Oise) dove il governo di Daladier faceva internare "le persone suscettibili di nuocere alla Difesa Nazionale". Dopo l'evacuazione del campo il 10 maggio 1940, verso il sud della Francia, al momento dello sbandamento, e approfittando di un bombardamento durante il passaggio dalla Loira a Meung, riesce a fuggire e, con l'aiuto di una bicicletta rubata, percorre 120 km e raggiunse Issoudun dove si rifugiò presso il compagno P. V. Berthier dove era giunto il 18 giugno "ricoperto di polvere e di pulci". Poi, dopo aver ottenuto dal comune un'attestazione che specificava che le comunicazioni erano interrotte con il sud, e sempre in bicicletta, raggiunse Parigi prima della chiusura della linea di demarcazione e ritrovò la sua compagna. Il suo fascicolo per aiuto alla disserzione viene riaperto, e per sfuggire ad un nuovo arresto, sottoscrisse un assunzione per un anno come lavoratore volontario in Germania e partì per Berlino. Durante questo soggiorno viene condannato dal tribunale correzionale a 6 mesi di prigione (coperti dalla sua detenzione alla Santé) per "incitamento alla disobbedienza".

Al suo ritorno in Francia e in seguito a un bombardamento in cui il suo domicilio di Billancourt era stato colpito, venne allogiato nella terza circoscrizione di Parigi, 11 Cité Dupetit-Thouars dove il suo alloggio sarebbe presto servito da luogo di riunione e da nascondiglio per numerosi compagni: "Provvidenza dei militanti di estrema sinistra, dei clandestini e degli illegali, Fernand Planche viveva in un appartamento così oscuro che le lampade dovevano ardere tutto il giorno... Poiché era abituato a discutere molto prima della notte con i compagni che si recavano al suo domicilio, lui e la sua compagna si alzavano verso le 11 e andavano a dormire quando molti si svegliavano. Ad ogni pasto, degli scrocconi si invitavano d'autorità" (cf. P. V. Berthier in "Plume d'oie").

L-unique.jpg

armand.gifDopo la guerra Planche lavorò come rappresentante in coltelleria e partecipò alla ricostruzione della Fédération anarchiste (FA). Collaborò al Libertaire a volte con la firma di Fernand Granier, a L'Unique (Orléans, 1945-1956) di E. Armand e a Pensée et Action (Bruxelles, 1945-1952) di Hem Day. Poi scrisse diverse opere biografiche edite presso SLIM, fece ristampare L'unico e la sua proprietà di Stirner per cui scrisse la prefazione e aiutò il gruppo gli Amici di Volin a pubblicare La Rivoluzione sconosciuta.

hem-day.jpgRisiedeva sempre durante quest'epoca nel suo appartamento della III circoscrizione: "al terzo piano colmo all'inverosimile di libri di cui alcune pile si elevavano sino al soffitto, mentre la Geografia universale di Reclus occupava con i suoi venti e più voluni, tutta la parte superiore della credenza della sala da pranzo. Era rimasto lo stesso: la prigione, la persecuzione, l'esilio, non lo avevano cambiato. In compenso Laure aveva sopprotato meno i rigori della guerra" (cfr. P. V. Berthier).

pensee_action1946.jpg


Nel 1950 partiva con la sua compagna per la Nuova Caledonia con l'intenzione di fondare un piccolo mattonificio che si risolse presto in un fallimento, la natura della sabbia destinata alla costruzione dei mattoni non corrispondeva alla macchina che aveva portato con sé. La sua compagna, Laure, molto provata dalla guerra, non tardò ad essere internata presso l'ospedale psichiatrico dell'isola Nou dove morì. Fernand Planche riprese allora il suo mestiere di arrotino e orologiaio a Nouméa da dove collaborava al giornale di Lecoin e Louvet Défense de l’Homme. Pubblicò anche per tre anni un piccolo giornale ciclostilato, La Raison (Nouméa, 39 numeri da febbraio 1954 a marzo 1957) sottotitolato "Organo dell'associazione dei Liberi pensatori della Nuoca Caledonia e dipendenze" e diede anche alla radio alcuni dibattiti su Louise Michel, la Comune e l'anarchismo.

defense_homme_n4-1949.jpg

planche-Michel.jpgPoi tentò di praticare l'allevamento nel sud dell'isola, ma, sembra, in seguito a dei litigi con i Canachi dell'isola di Ouen, dovette rivendere la proprietà in perdita, Si diede allora alla pesca di conchiglie che vendeva per sopravvivere poi trovò un impiego come sorvegliante notturno . Sino al suo decesso, inviò ogni anno al compagno ungherese François Szücs, a Budapest, un sacchetto di conchiglie nella speranza di poterne ricavare un po' di soldi.

Fernand Planche è morto a Nouméa il 19 aprile 1974.

Opere:
Durolle (Ed. SLIM, 1948, 216 p.).

La vie ardente et intrépide de Louise Michel (Ed. SLIM, 1946, 250 p.).

Kropotkine (in collaborazione con Jean Delphy e incisioni di J. Lebedeff, Ed. SLIM, 1948, 200 p.).


LINK al post originale:

 Fernand Planche

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