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Storia e documentazione di movimenti, figure e teorie critiche dell'esistente storico e sociale che con le loro azioni e le loro analisi della realtà storico-politica hanno contribuito a denunciare l'oppressione sociale sollevando il velo di ideologie giustificanti l'oppressione e tentato di aprirsi una strada verso una società autenticamente libera.

Profili libertari. Felip Equy, Ramon Acin (1888 - 1936), da: "Le Monde Libertaire", dicembre 2004.

Ramon Acin (1888 - 1936)

Acin, caricatura

Abbiamo come bandiera l'amore della cultura, il culto della fraternità e della libertà

 

 di Felip Equy

 

Gli artisti anarchici spagnoli restano in genere degli sconosciuti. Conosciamo soprattutto i manifesti della Rivoluzione spagnola. A parte alcune eccezioni, il loro stile ricorda sfortunatamente i manifesti realizzati dai bolscevichi in Unione sovietica. Si trattava allora di un arte di propaganda al servizio della Rivoluzione, e sembra che gli artisti abbiano mancato di autonomia per le loro realizzazioni. Non sappiamo ciò che avrebbe dipinto o disegnato Ramon Acin durante la Rivoluzione, è stato infatti assassinato dai fascisti sin dal 1936.

 

Sonya Torres Planells ha pubblicato nel 1998 un'opera dedicata a Ramon Acin nelle edizioni Virus di Barcellona. L'autore fa parte del Gruppo di ricerca sulla teoria dell'arte di Barcellona, ha anche scritto molti articoli sulla rivista libertaria culturale Orto. Ramon Acin è un personaggio molto gradevole, dalle numerose sfaccettature. Fu un attivo militante anarco-sindacalista, un pedagogo libertario e un artista d'avanguardia. 

 

L'anarchico

Acin-Ramon--1930.jpgNato nel 1888 il 6 agosto a Huesca nel nord dell'Aragona, partecipa sin dal 1913 a Barcellona alla creazione della rivista La Ira (La Rabbia). Il suo sottotitolo era: organo di espressione del disgusto e della rabbia del popolo. Collaborò a numerose riviste anarchiche in Aragona e in Catalogna: Floreal, El Talion, Cultura y accion, Lucha social, Solidaridad obrera, ecc.

Partecipò ai diversi congressi della CNT in cui rappresenta la città di Huesca. La sua popolarità era tale che sarebbe potuto diventarne sindaco, ma le sue convinzioni anarchiche lo allontanarono da questa idea. I suoi scritti lo porteranno diverse volte in carcere. La sua partecipazione a delle sollevazioni lo costrinsero all'esilio a Parigi tra 1926 e 1931. Nel 1936, le autorità di Huesca rifiutano di armare il popolo, l'esercito e la guardia civile prendono facilmente il potere. La repressione è terribile: tra i numerosi fucilati si trovano Ramon Acin e la sua compagna Conchita Momas.

Il pedagogo

Nel 1916, è nominato professore di disegno alla Scuola normale di Huesca. Pacifista, pensa che l'educazione sia la principale arma della rivoluzione sociale. Sostenitore dell'educazione razionalista, è un ammiratore di Francisco Ferrer e di Joaquîn Costa. Con la sua compagna, si fa carico dell'educazione delle sue due figlie Katia e Sol. Organizza dei corsi serali per gli operai e, nel 1922, crea un'accademia privata di disegno presso il suo domicilio dove può applicare una pedagogia libertaria. Nel 1932, organizza con Herminio Almendros il primo Congresso della tecnica della stampa a scuola in cui sono presentate le realizzazioni di Célestin Freinet. Un secondo congresso verrà realizzato nel 1935.

Acin--Conchita-Momas-e-il-pappagallino-di-carta.jpg

   Ramon Acin, Conchita Monras ed il pappagallino di carta!

 

Lo scrittore

Acon--Autoritratto--1920---1925.JPGRamon Acin ha scritto più di un centinaio di articoli sia sulla stampa libertaria sia in quella regionale (El Diario de Huesca soprattutto). Vi si trovano delle critiche ideologiche, dei testi autobiografici, delle critiche d'arte e degli omaggi resi a personaggi illustri o ad amici. È da segnalare il suo interesse per l'ecologia soprattutto i suoi articoli sul rimboschimento. Ha parlato di difesa animale con testi contro la tauromachia.

Ha anche scritto sul vegetarianesimo ed il naturismo. Anima anche delle conferenze su tematiche molto varie come i bambini russi, gli impiegati di commercio, l'antielettoralismo o lo scrittore Gomez de la Serna. 

 

Acin, Sogno di prigione, 1929Sogno in una prigione, 1929.

 L'artista

Acin--01.jpgL'opera artistica di Ramon Acin è molto variegata. Ha pubblicato più di 80 disegni e caricature contro la guerra, la Chiesa, la corrida, ecc. I suoi disegni presentano un tratto sicuro e semplice, vanno all'essenziale. Nel 1913, l'ottenimento di una borsa gli permette di viaggiare e di effettuare grandi pitture ad olio (ad esempio una Vista da Granada da Generalife).

Acin--Fraile.-Fray-Angelico-del-Nino-Jesus--1929-1930.JPGA Parigi, è in contatto con gli artisti d'avanguardia. È amico di Picasso, di Salvador Dalì e di Luis Buñuel, Pubblica diversi manifesti artistici. Desiderava porre l'arte al servizio di tutti. Nel 1928, il suo manifesto su Goya si oppone alle commemorazioni ufficiali.

Come scultore, realizza il monumento delle Pajaritas (uccellini di carta) che è oggi uno dei simboli della città di Huesca. Espone a Madrid nel 1931 delle sculture espressive in lamine di metallo ritagliate (la Danzatrice, il Garrotato), che riscuotono un grande successo.

Influenzato dal surrealismo, realizza diversi collage.

Acin--Alquezar--1916.JPGAvendo vinto una grande somma alla lotteria, produrrà il film di Buñuel Terra senza pane - "Las Hurdes" [1] e viaggia per questo motivo con lui in Estremadura. Infine, si interessa alle arti e tradizioni popolari: colleziona degli oggetti antichi in vista della creazione di un museo.

Acin--Feria-de-Ayerbe--1921-1922.JPGAbbiamo come bandiera l'amore e la cultura, il culto della fraternità e della libertà, scriveva Ramon Acin alla fine di uno dei suoi manifesti. I franchisti hanno distrutto o nascosto una parte delle sue sculture. La sua opera e le sue idee ne fanno uno degli artisti importanti del XX secolo. Delle esposizioni gli hanno reso omaggio durante gli anni 80 a Huesca e a Barcellona.

 

Acin--tomba.jpg Tomba di Ramon Acin

 

Felip Equy

 

 [Traduzione di Ario Libert] 

 

NOTE

 

[1] Essai de géographie humaine [Saggio di geografia umana], presentato per la prima volta a Madrid nel 1933, da Luis Buñuel, che ne leggeva il commento al microfono (la copia originale essendo muta), e, in sottofondo dischi di Brahms, questo "saggio cinematografico di geografia umana" provocò un grande scandalo. Esso fu vietato sino al 1937 dal governo repubblicano, che gli rimproverava di mostrare un'immagine miserabile della Spagna, Nel 1936, la guerra avendo portato la Spagna sul proscenio, Buñuel, che si trovava a Parigi, poté infine trovare un distributore. Il film, sonorizzato in inglese ed in francese, fu allora diffuso nel mondo intero con il commento finale del regista, che spiega in dettaglio le ragioni di questo terribile stato della popolazione, che, secondo lui, non deve nulla al caso.

 

 

LINK al post originale:

Ramon Acin 

 

LINK ad uno straordinario video su Acin in You Tube:  

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